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Che futuro per la Sinistra?

Trovi qui sotto il discorso che ho tenuto alla tradizionale Festa del Ceneri, dedicata quest’anno al tema del futuro della sinistra. Buona lettura!

Care compagne, cari compagni

“Divide et impera” dicevano i Romani oltre duemila anni fa. Questo espediente è ancora attuale e il Ticino mostra che purtroppo funziona.

Innazittutto nel nostro Cantone c’è una chiara divisione tra cosiddetti “ticinesi” – o almeno residenti – e i frontalieri. Una divisione su cui punta mediaticamente soprattutto la Lega, ma cui traggono vantaggio tutti i partiti borghesi. È infatti nell’interesse dell’economia voler contrappore le lavoratrici e i lavoratori ticinesi contro le lavoratrici e i lavoratori frontalieri – così facendo si crea una concorrenza tra persone da impiegare che permette di abbassare i salari a livelli insufficienti per vivere con dignità nel nostro Cantone; e si evita secondariamente la creazione di una forte classe lavoratrice unita che si batte assieme per i propri interessi.

Vent’anni di propaganda leghista hanno fatto dimenticare a molti cittadini e cittadine che la vera divisione non è tra i confini degli Stati nazionali, ma tra chi deve lavorare per arrivare alla fine del mese e chi invece può far lavorare i propri soldi per sé, vivendo di rendita. Il nemico non è il frontaliere che è disposto a lavorare per millecinquecento franchi al mese pur di pagare l’affitto e di sostenere la sua famiglia; ma gli imprenditori disonesti che vogliono solo massimizzare il loro profitto fregandosene dei loro impiegati e delle loro impiegate. Ci sono anche imprenditori onesti. – vero -, ma in Ticino sembrano scarseggiare. Come Partito Socialista è nostro compito tematizzare questa divisione e lottare per i diritti di tutti i lavoratori e di tutte le lavoratrici, indifferentemente dalla loro nazionalità – questa nostra storica identità vicina alla classe lavoratrice non è un elemento superato nell’epoca della digitalizzazione e della globalizzazione, ma anzi resta fondamentale per garantire un futuro alla sinistra!

Purtroppo quella tra residenti e frontalieri non è l’unica divisione presente in Ticino. Anche all’interno della Sinistra siamo spesso divisi. Il mio non vuole essere un rimprovero per il passato, ma piuttosto un auspicio per il futuro: troppo spesso ci dimentichiamo che nel 99% dei casi siamo tutti d’accordo. Lottiamo tutti e tutte per la regolamentazione di questa economia in cui le persone pur lavorando non arrivano a fine mese; lottiamo tutti e tutte per un sistema sanitario di alta qualità e accessibile; lottiamo tutti e tutte per una vera conciliabilità lavoro e famiglia e per i diritti delle donne; lottiamo tutti e tutte per un Ticino verde, vivibile e ricco culturalmente; lottiamo tutti e tutte per l’accoglimento di migranti in fuga da guerra e miseria.

Troppo spesso ci dimentichiamo che il vero nemico è la maggioranza borghese che con la sua politica mette gli interessi di pochi sopra i bisogni di molti.

Festa del Ceneri

Dobbiamo essere uniti. Sia uniti tra i vari partiti di sinistra e i sindacati, ma anche all’interno del nostro grande Partito Socialista. Non dobbiamo perdere di vista i nostri ideali, ma lottare con forza per i nostri obiettivi, non lasciandoci scoraggiare dal difficile clima di intolleranza diffuso in Ticino. Solo così possiamo veramente essere un’alternativa in grado di offrire risposte concrete alle persone.

Il Ticino ha bisogno di salari minimi dignitosi, di affitti a pigione moderata, di aumentare i sussidi di cassa malati, di promuovere il trasporto pubblico, di una scuola più inclusiva e di aumentare i posti negli asili nidi.

Ma allo stesso tempo serve agire anche sul piano ideologico. I nostri valori sono ciò che ci definiscono come entità politica, se vogliamo essere la vera alternativa alla maggioranza di centro-destra dobbiamo avere anche delle posizioni idealiste che rispondano al motto di uguaglianza, libertà e solidarietà. Non dobbiamo avere paura di parlare in un Cantone borghese come il Ticino di temi come la libertà di migrazione, di ridistribuzione della ricchezza e di femminismo. Qui entriamo in campo noi giovani. C’è chi ci accusa di essere idealisti, di non sapere come funziona la realtà e di fare proposte irrealizzabili. Siamo idealisti? Certo, e siamo fieri di esserlo! Il compito della Sinistra è anche questo.

Bisogna sognare in grande e agire concretamente; uniti per i bisogni dei cittadini e delle cittadine. Così la Sinistra avrà un futuro! Grazie.

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